martedì 8 aprile 2008

interVweb #004: Guido Calamosca




Quando incontrai per la prima volta Guido, non fù per la parlare di fotografia, ma per un comune interesse il teatro; ma ben presto, la fotografia fece capolino nei nostri brevi incontri.
Ciò che maggiormente apprezzo in Lui, è il trasmettere in immagini la sua sensibilità (certamente il teatro ha avuto la sua parte), questo si apprezza nelle sue foto di indirizzo di reportage poichè, è la strada dove egli trova la sua ispirazione.


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intervista con Guido Calamosca


Fatti una breve presentazione.
sono in continuo contrasto con me stesso e non so se sono un fotografo

Perchè fai fotografia?
mi da energia dentro e fuori


Che cosa ti ha portato alla fotografia?
tutto è nato per un gioco ridicolo. Credo pero' che il fattore consolidante sia stato il teatro

La tua espressione fotografica?
la 1a regola è nessuna manipolazione di alcun genere poi il resto viene da se. Prediligo scatti ritraenti persone.

Il tuo scatto che ricordi maggiormente?
nessuno.....forse grazie al digitale

Qual'è lo scatto che vorresti fare?
non me lo sono mai chiesto

Quali sono le tue apparecchiature?
dal digitale alla pellicola

Hai mai esposto le tue immagini?
se si intende piccola mostra personale no. Non scatto foto pensando ad un'esposizione futura.

Quali sono i fotografi che maggiormente ammiri?
invidio ed ammiro la vita più che le foto di Robert Capa

I tuoi progetti?
Reportage

Dove trovare le tue foto?
bella domanda, sicuramente qualcosa in rete

Che cosa pensi si possa fare,per far conoscere meglio la fotografia?
prima cosa capire cosa E' nel 2008 la fotografia, poi lavorare su quello.

Che cosa diresti a chi si avvicina alla fotografia?
auguri.......

Un tuo sogno che vorresti realizzare?
prima lo realizzo poi te lo dico

Quale domanda vorresti farti?
il nostro futuro e quello della fotografia è davvero in mano all'evoluzione dei telefoni cellulari?

venerdì 4 aprile 2008

interVweb #003: Andrea Giuliani

Ho avuto occasione di conoscere Andrea Giuliani durante la rassegna "Incontri d'autore" che organizza il Gruppo Fotografico Ostra di cui fa parte; da quello che ho potuto notare Andrea è una delle parti più attive del Gruppo: è il webmaster del blog ed è quello che si occupa maggiormente di scovare e contattare di volta in volta l'autore per la rassegna mensile sopraccitata. Andrea dice di sè stesso: "...sono un amante della fotografia, la mia specialità è rappresentare foto di campagna, natura e feste tipiche della valle del Misa e Nevola. Partecipando al Gruppo Fotografico Ostra ho avuto una grande occasione di crescita, ed ho conosciuto delle persone che mi hanno aiutato ad evolvere nel mio hobby che sta diventando sempre più una vera e propria passione".



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intervista con Andrea Giuliani

Fatti una breve presentazione.
Mi Chiamo Andrea Giuliani, ho 37 anni, vivo e lavoro ad Ostra, sono sposato con Pamela ed ho una splendida bimba di nome Chiara che ha da poco compiuto un anno.
Ho il piacere e la fortuna di far parte del Gruppo Fotografico Ostra che mi ha aiutato molto nella crescita fotografica, grazie al continuo confronto con gli altri membri e con i fotografi e critici che via via ci sono venuti a trovare.

Perché fai fotografia?
Circa 18 anni fa, con una delle mie prime paghette mi sono comperato una Minolta reflex usata, ed ho visto che era bello fare foto.

Che cosa ti ha portato alla fotografia?
A dire il vero non lo so, forse la curiosità, oppure la necessità di una valvola di sfogo, che mi ha portato a sperimentare molte cose anche se non tutte mi sono riuscite.

La tua espressione fotografica?
Mi piace fotografare tutto quello che è bello, che mi fa riflettere, che mi colpisce, sono affascinato dai colori che la natura produce, mi piacciono le persone genuine e coloro che fanno la storia dei luoghi, mi piacciono gli animali , fotografo tutto quello che si muove e anche quello che sta fermo.
Mi piace il bianco e nero, il desaturato, il colore, il mosso ed il nitido…..

Il tuo scatto che ricordi maggiormente?
Mi è rimasta impressa una foto di Celestino, il mio gatto bianco che ora non c’è più, mentre sbadiglia pacifico e sornione infischiandosene altamente del mondo circostante.

Qual'è lo scatto che vorresti fare?
Un bravo fotografo è anche un buon osservatore, intorno a noi c’è sempre qualcosa che potrebbe trasmettere messaggi ben precisi, io vorrei imparare a carpire meglio questi messaggi.

Quali sono le tue apparecchiature?
Ho una Nikon D50, solo perché ce l’ha un mio amico che me l’ha fatta provare e mi è piaciuta, ma per me la macchina fotografica è solo un mezzo per comunicare.
Si possono fare delle belle foto anche con delle macchinette usa e getta.

Hai mai esposto le tue immagini?
Solo un paio di volte, non mi ritengo un fotografo così bravo da mettere in mostra i miei lavori, le foto le faccio perché mi capita di avere delle cose che mi frullano in testa e sento il bisogno di buttarle fuori in qualche modo.
Il mettere in mostra le mie foto mi spaventa un po’ perché è come mettere a nudo i miei sentimenti.

Quali sono i fotografi che maggiormente ammiri?
Tra i grandi fotografi sicuramente mi colpisce molto l’esspressività di Giacomelli, ma anche la tecnica e l’incisività di Cartier Bresson.
Apprezzo molto le foto di Lorenzo Cicconi Massi che abbiamo avuto il piacere di ospitare in uno degli incontri con l’autore del nostro gruppo, e le foto ermetiche ma molto espressive di Walter Ferro.
Ma in genere apprezzo tutte le foto che in qualsiasi modo trasmettano qualcosa.


I tuoi progetti?
Mi piacerebbe fare un racconto sul tema dell’aborto, perché secondo me il regalo più grande che si possa ricevere nella vita è la gioia di un figlio e non è giusto punire un essere innocente che non si può difendere e che non ha avvocati per un errore o una leggerezza che ha commesso invece chi avrebbe dovuto o potuto donargli tutto il suo amore.
E non ci sono leggi o regolamenti che possano imporre ad una donna (e il suo compagno) che ha deciso di abortire o di tenere il figlio che ha in grembo se non il suo senso di amore materno o al contrario il suo infimo egoismo.

Dove trovare le tue foto?
Prima di tutto sul blog del Gruppo Fotografico Ostra , poi, questa estate esporremo dal 2 al 15 agosto ad “artisti all’opera” ad Ostra.

Che cosa pensi si possa fare,per far conoscere meglio la fotografia?
Bisognerebbe andare a vedere le mostre il più possibile e parlare e confrontarsi con gli autori, ma,anche se molti dei miei colleghi del gruppo sono ancora un po’ scettici, io penso che proprio il blog ed internet in genere sia un buono strumento di comunicazione e di confronto, oltre che di scambio di informazioni, abbiamo avuto dei click da ogni parte del mondo.

Che cosa diresti a chi si avvicina alla fotografia?
Usate una compattina non troppo ingombrante e fotografate tutto ciò che vi colpisce, buon divertimento.

Un tuo sogno che vorresti realizzare?
Sto passando un momento felice della mia vita, per il momento mi accontento.

Quale domanda vorresti farti?
Ci sono milioni di domande senza risposta, io sono alla continua ricerca di risposte, ma sempre nella consapevolezza che la ragione per quanto evoluta ha sempre i suoi limiti umani.

Grazie, Andrea.