sabato 27 agosto 2011

interVweb #013 Marco Priori

intervista a Marco Priori
= = = = = = = = = = = =




Fatti una breve presentazione.
Mi chiamo Marco Priori, sono nato a Roma nel 1970, dopo pochi anni la mia famiglia si è trasferita nelle Marche e da più di 38 anni vivo a Monte San Vito. Mi piace l’arte in genere, pittura, poesia, musica e sopra ogni cosa la fotografia. Mi definisco superficiale per le cose che non mi interessano e troppo poco pignolo verso tutto quello che viceversa realmente mi incuriosisce, sono una persona che presta attenzione alle piccolezze della vita, sguardi, gesti, e invecchiando sto diventando sempre più curioso e questo mi da la forza per proseguire avanti alimentando fantasie, progetti, cultura e certezze. Per quanto riguarda la fotografia sono un istintivo e ricercatore di situazioni, mi piace la solitudine dove realmente posso essere me stesso, mettere a nudo i miei pensieri e che a  volte riesco a tramutare in scatti che rimarranno per sempre indelebili dentro di me.

Perchè fai fotografia?
Ho passato 12 anni bui, moltissimi interventi chirurgici che non so quando termineranno, l’unica certezza che mi ha sorretto in questo periodo oltre i famigliari e ai pochi ma preziosissimi amici è stata la fotografia, alla quale mi sono aggrappato con tutte le mie forze, lei non mi ha mai abbandonato, mi ha regalato quella tranquillità interiore che avevo perso, ed è stato per me come rinascere una seconda volta. Le devo profondo rispetto ed è parte integrante del mio essere.

Che cosa ti ha portato alla fotografia?
Il piacere di guardare fotografie , la voglia di esprimermi con qualcosa che potesse essere esclusivamente mio. Poi la malattia; La quale mi ha dato la possibilità di avere molto tempo libero. Ho rispolverato cose che avevo abbandonato da tempo ovvero pittura, disegno e fotografia,arti che  da giovane ero stato costretto dagli studi e dal lavoro ad abbandonare. Il piacere personale di raccontare qualcosa di me, di come ho visto, vedo e vedrò. Sono interessato a mettere a “fuoco” il mio cambiamento, riguardarmi indietro un giorno e tirare quelle somme, capire se quello che mi sono ripromesso di ottenere è andato a buon fine, quel’è stata l’evoluzione, oltre che ho scelto di fare della fotografia la mia arte. 

La tua espressione fotografica?
Una parola, un gesto, un luogo, un titolo, mi danno l’imput e la ricerca di uno scatto,  adopero diverse tecniche per rappresentarle. Sono un figlio del digitale, però le basi vengono dall’analogico. Mi piace l’elaborazione digitale, utilizzo programmi specifici per rendere al meglio le mie visioni. Quello che ritraggo e dettato semplicemente dall’attrazione stilistica di quegli esempi sopra indicati. Mi piace il mare in inverno, carico di fascino e forza, mi piace una fotografia documentaristica, che non vada per forza a sfociare nel drammatico delle vicende quotidiane, voglio una fotografia spensierata che soddisfa il mio gusto. Molti scatti sono fatti in funzione della creazione di dipinti digitali, e devo dire che quasi tutte le mie fotografie sono indirizzate e credo abbiano una sfumatura pittorica di fondo.
 
Il tuo scatto che ricordi maggiormente?
Non me lo scoderò mai, una fotografia scattata e voluta fortemente. Prima di sviluppare il rullino fu il mio chiodo fisso per una settimana, pensavo di farne un ingrandimento e di mostrarla agli amici, si trattava di un gioco di gabbiani, con dietro un cielo cupo e scuro, splendida immagine. Mi piacque la scena del gioco e del volo aggressivo, quel loro rincorrersi dietro l’un l’altro. La delusione fu forte quando mandai a sviluppare quel rullino, che nessuna foto era “venuta”, a malapena si riconoscevano gli scatti. Sbagliai tutto.

Qual'è lo scatto che vorresti fare?
Quello della prossima uscita fotografica di domani.

Quali sono le tue apparecchiature?
CANON - EOS 300
CANON - EOS 400D
CANON - EOS 5D mark II
Obiettivi Canon 28/200 mm f3.5 / 5.6
Canon efs 18/55 mm
Canon 50 mm 1.8 II wow.
Sigma 70/300 mm F4/ 5.6 macro
Sigma 17/70 mm 2.8 / 4.5 macro
Sigma ex 15 mm fisheye F2.8
Sigma ex 105 mm macro F2.8
Tamron SP AF 28-75mm F/2.8 XR Di LD
Sigma 120/300mm F/2.8

ASPHERICAL (if) MACRO
Filtro Infrared
Polarizzatore

6x6 brownie hawkeye, camera flash model

Hai mai esposto le tue immagini?
Ho avuto la fortuna di esporre credo una decina di volte con personali e diverse collettive con il mio circolo di appartenenza. Mi piace far vedere e condividere i miei lavori con gli altri.
Quali sono i fotografi che maggiormente ammiri?
Mi interesso e cerco molte fotografie, sia di perfetti sconosciuti che di noti al grande pubblico, appartengo al pubblico di internet e visito giornalmente un sito di fotografia dove è possibile far vedere e visionare fotografie scattata in tutto il mondo, e devo dire che tra loro ci sono fotografi che vale la pena seguire. Ammiro i grandi Fotografi dell’agenzia MAGNUM, Bresson, , koudelka, Ara Guler. L’italiano Francesco Zizola e  tantissimi tantissimi altri. Mi piace scoprirne di nuovi.

I tuoi progetti?
Il primo….. é quello che non terminerà molto presto, “il mare in inverno” l’ho intitolato “Consuetudini dell’avversa stagione”,  è un preparazione un secondo volume autofinanziato. Ne seguiranno altri e spero di costeggiare una gran parte di coste italiane.
“Memorie di verde”    “Accordi”   “Volti di roccia”   e “ Abbandono” “dipinti digitali tratti da fotografie scattate a tema” alcuni di questi lavori avranno una conclusione a lungo termine. Per concludere alcune realtà su Tokyo.

Dove trovare le tue tue foto?



Che cosa pensi si possa fare,per far conoscere meglio la fotografia?
Credo che occorra come in tutte le cose, una buona dose di buon senso da parte di chi ha la possibilità di gestire mostre fotografiche, Comuni in primis, che possano organizzare eventi che vadano soprattutto al di fuori da date ed situazioni stabilite, “Vedi feste paesane, manifestazioni mirate all’entrata di denaro”, ci sono persone che organizzano mostre senza chiedere niente in cambio. Basterebbero spazi e persone che amano davvero la fotografia. La fotografia è cultura; secondo me andrebbe portata anche nelle scuole, dalle elementari alle superiori. Mi piacerebbe una promozione fotografica nazionale, regionale e comunale, al di fuori delle restrizioni dettate dalla politica, perché la fotografia non ne ha bisogno. La cultura e le sue svariate forme e sfaccettature, sono il futuro del paese e dell’individuo. La fotografia ne è parte integrante e consegue che sia indubbiamente una testimone fondamentale.

Che cosa diresti a chi si avvicina alla fotografia?
 Di viverla ognuno come vuole, che la fotografia può insegnare, può divertire, può far comprendere, divide a volte, ma di viverla appunto.

Un tuo sogno che vorresti realizzare?
Sinceramente non saprei che dire.

 










Quale domanda vorresti farti?
Ho bisogno di concretezza senza mezzi termini. Il gioco della allusioni, i giri di parole non riesco a comprenderli, un mio limite. Mi piacerebbe che mi si dica direttamente quello che uno pensa di me senza che ne abbia timore, baso tutto sul rispetto e la sincerità delle cose. La mia fotografia è questo. Sono io, Sogni, desideri, passioni, attrazione, dolore, realtà. Marco Priori.

La domanda viene poi da se.


grazie Marco

Nessun commento: