sabato 26 luglio 2008

interVweb #006: Walter Ferro

Ricordo gli inizi di Walter (diversi anni fà), con piacere ho seguito la sua crescita e la sua sensibilità dell'immagine, ed è inutile dire tante parole su di Lui, poichè basta guardare e leggere i sui scatti nella sua totalità, per capire i tanti perchè.
Con piacere ho visitato diverse sue Mostre, gustando la lettura dei suoi contenuti.
Il mio augurio per te, ...... che il sogno di pubblicare un libro personale di foto, si avveri.

Così almeno, potrò aggiungere alla mia modesta biblioteca fotografica, anche un tuo libro.


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intervista con Walter Ferro


Fatti una breve presentazione.
Ciao, sono Walter Ferro, sono di un territorio protetto,fotografo per passione e dilettante allo sbaraglio, frequento “un branco di sciagurati”come me,amanti della fotografia ad Ostra ed un altro branco pure peggio a Chiaravalle (ma senza di loro!!!)… dire che la fotografia mi coinvolge in modo particolare è dire poco, cerco di essere in tutti i luoghi dove si respira fotografia. Personalmente ho partecipato a letture di portfolio ,a mostre,a convegni, a congressi,a work shop ed altro, ho avuto la fortuna di conoscere quasi tutti i più grandi fotografi attualmente in circolazione,ho proposto e continuerò a proporre gli incontri con l’autore in virtù anche di quanto facciamo a Chiaravalle.

Perchè fai fotografia?
Non c’è un perché, è parte di me, sin da ragazzo ho avuto un certo filing con la fotografia, anche se non ne ho mai scattata una fino al 1994 ovviamente tranne quelle di famiglia.

Che cosa ti ha portato alla fotografia?
Quella che prima era curiosità piano piano è diventata passione, nell’osservare un soggetto, un evento, una scena, molto spesso poco dopo ci si dimentica di quanto visto o comunque il ricordo è offuscato, con la fotografia quella scena o quel soggetto diventa parte propria, viva e reinterpretata in maniera tale da rimanere per sempre.

La tua espressione fotografica?
Interpretare in maniera molto personale e soprattutto rendere vivi (non devo immortalare o imbalsamare niente e nessuno) sogni, visioni, fatti,normali storie di vita quotidiana, raccontare me stesso attraverso ciò che vedo tra realtà e immaginazione, credo in una fotografia progettuale,libera, universale svincolata da ogni paletto,in poche parole“espressione Walter Ferrografie” ma forse è presunzione.

Il tuo scatto che ricordi maggiormente?
Se dicessi che per me sono tutte uguali in quanto amo tutte le mie creature direi una banalità, ma è la verità, tuttavia c’è una serie di fotografie dal titolo “la voce del silenzio” che per me ha un affetto particolare in quanto fu molto apprezzate dai maestri Ferruccio Ferroni e soprattutto da Mario Giacomelli, tra l’altro sono state le ultime foto che ha potuto vedere.

Qual'è lo scatto che vorresti fare?
Quello migliore, ma tanto so già che ce ne sarà un altro dopo ancora meglio.

Quali sono le tue apparecchiature?
Non mi sento legato particolarmente ad una macchina specifica, ma ad un sistema, quello del medio e grande formato.

Hai mai esposto le tue immagini?
Si molte volte.

Quali sono i fotografi che maggiormente ammiri?
Ammiro tutti i fotografi, perché secondo me tutti hanno da dire qualcosa con le immagini, poi c’è chi lo fa più o meno bene e comunque tutti quelli che hanno un proprio stile. Ho letto e sentito da qualche parte che la fotografia è fotogiornalismo, documento, tutto il resto è manierismo…, rispetto tale opinione ma non la condivido.

I tuoi progetti?
Forse sono i miei sogni.

Dove trovare le tue foto?
A casa mia, a parte scherzi, sul blog Gruppo Fotografico Ostra, curato da Andrea Giuliani, su Google cliccando Walter Ferro, su http://www.fotoclubmanifatturatabacchi.it/

Che cosa pensi si possa fare,per far conoscere meglio la fotografia?
Divulgare informazioni su eventuali workshop, mostre, proiezioni, dibattiti etc e frequentare le letture dei portoli, molto in voga in questi ultimi tempi per fortuna, ma soprattutto visitare le mostre e se possibile comprare i libri di fotografia.

Che cosa diresti a chi si avvicina alla fotografia?
Di documentarsi prima, pensare poi, osservare dopo, e per ultimo eventualmente scattare la foto, tenendo presente che la fotografia uno la deve sentire dentro e non solo per il gusto di apparire o di tenere una macchina in mano dopo tutto per fortuna non siamo obbligati a farlo.

Un tuo sogno che vorresti realizzare?
Un libro fotografico tutto mio, in quanto in collettiva ne ho diversi, ma forse rimane un sogno visto i costi.

Quale domanda vorresti farti?
Se fosse per me nel mondo esisterebbero solo i geni e le belle donne, ma visto che non sono una donna e tanto meno un genio…perché esisto?.. a parte questo, ci sarebbero molte domande da porsi, ma ho paura delle risposte.

2 commenti:

Libero Api ha detto...

Interessante, l'ho segnalata "da me":
http://dentroalreplay.blogspot.com/2008/07/walter-ferro-su-arkitas-photogallery.html

Libero

Anonimo ha detto...

ifiucbpdecisamente delle belle fotografie